Lavoro: record dimissioni in Europa
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Lavoro: record di dimissioni in Europa

reclutare blind recruitment colloquio lavoro

I dati dell’Eurostat mostrano che il numero di dimissioni volontarie nell’Eurozona non è mai stato così alto così come i posti vuoti.

Sarebbe il fenomeno del “grande turnover” quello che sta colpendo il mondo del lavoro in Europa. Secondo i dati di Eurostat non ci sono mai stati così tanti posti di lavoro inoccupati e non solo, ma c’è anche il numero più alto di dimissioni volontarie.

La mancanza cronica di candidati nel mercato del lavoro non riguarda soltanto l’Italia, ma è un fenomeno che colpisce anche la Spagna e la Francia.

Il dato di posti di lavoro vacanti è ai massimi storici nell’Eurozona, come mostra Eurostat, il 3,1% dei posti di lavoro non è stato occupato nel terzo trimestre del 2022. Un fenomeno in crescita rispetto agli anni precedenti (2,6 nel 2021 e 2,2 nel 2019).

Mentre in Italia si è aperto ampiamente il dibattito sulla difficoltà di reperire lavoratori stagionali nel mondo del turismo, la carenza di personale riguarda anche la Germania con il quarto aumento consecutivo quest’anno.

Svuotare cache e pulire la cronologia del computer
Svuotare cache e pulire la cronologia del computer
Leggi anche
Confindustria: “Rialzi Bce preoccupano”

Il fenomeno dei posti vuoti in tutti i Paesi

In Spagna, nel 2022 i posti vacanti sono aumentati del 150% nel settore dei trasporti, del 111% nella PA, del 91% nelle attività professionali e tecniche. Ma le carenze maggiori si registrano nell’industria e nelle costruzioni.

Non va meglio nei paesi nordici come i Paesi Bassi dove ci sono 123 posti vacanti ogni cento disoccupati. Mentre in Francia nel 2022 erano il 67% delle aziende industriali a dichiarare difficoltà di assunzione.

La situazione nel nostro Paese non è delle migliori se si conta che a gennaio di quest’anno le imprese cercavano oltre mezzo milione di lavoratori: il 45,8% dei datori di lavoro all’inizio dell’anno segnalava difficoltà ad assumere. In tutto ciò, nonostante i posti di lavoro vacanti, crescono anche a dismisura le dimissioni volontarie in tutti i Paesi europei.

In Francia nel 2022 si è raggiunto il massimo storico con 2,16 milioni di persone che hanno lasciato il lavoro. In Italia nel 2022 sono state registrate quasi 2,2 milioni di dimissioni, il 13,8% in più rispetto al 2021. Nello stesso anno in Spagna circa 70mila lavoratori con contratti a tempo indeterminato hanno rinunciato al loro impiego.

Il grande ricambio

Ma quello che sta accadendo nel mondo del lavoro è una sorta di grande ricambio, il grande turnover del lavoro. Nei Paesi Bassi 1,9 milioni di persone hanno dichiarato di aver iniziato un nuovo lavoro. In Germania è stato registrato un record di dipendenti alla ricerca di un nuovo impiego. Secondo il ministero del Lavoro francese, “il tasso di dimissioni è un indicatore ciclico. È basso durante le crisi e aumenta durante i periodi di ripresa, tanto forte quanto la ripresa economica è rapida”.

Durante la ripresa economica vi sono più opportunità di lavoro che spingono le persone a dimettersi e cercare altrove. Le dimissioni dal lavoro sono un fattore di dinamismo del mercato del lavoro, ovvero un maggiore potere contrattuale da parte dei dipendenti.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2023 14:45

Confindustria: “Rialzi Bce preoccupano”

nl pixel